4 Comments

  1. Pietro Cociancich
    29 Aprile 2013 @ 23:13

    Ci tengo a precisare che “Non maledire questo nostro tempo” (il brano posto alla fine del mio scritto) è una bellissima canzone dei Gufi risalente al 1967, scritta da Luigi Lunari (testo) e Lino Patruno (musica).

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  2. Paola Feltrin
    30 Aprile 2013 @ 14:49

    Caro Pietro, mio papà nel ’45 aveva 17 anni, era povero e faceva l’operaio a Lambrate; nel tascapane, sotto la schiscetta, nascondeva le copie clandestine dell’ “Avanti!”, che diffondeva in fabbrica con adolescenziale incoscienza del rischio che stava correndo. Alcuni dei suoi compagni del cortile, con i quali aveva fino ad allora giocato alla lippa, dopo l’8 settembre, scelsero di arruolarsi nella Repubblica di Salò. Mio papà con alcuni altri scelse di stare con i GAP. Non l’ho mai sentito vantarsi delle sue scelte che lui ha vissuto come assolutamente “normali” e scontate né mai l’ho sentito infierire verbalmente sui vinti o approvare le violenze gratuite di cui alcuni di loro sono stati fatti oggetto a liberazione avvenuta. Ma il giudizio storico rimane e me l’ha insegnato lui, che pure non ha studiato oltre all’avviamento al lavoro, ma che ha sempre letto molto: la Resistenza è stata una guerra di liberazione, condotta da pochi, è vero, e neppure tutti buoni e puri. I ragazzi morti in quella guerra non sono purtroppo tutti uguali di fronte alla storia: alcuni hanno scelto la libertà e l’umanità; altri il terrore e la disumanità. Per me il 25 aprile rimane un giorno di festa e con questo spirito da sempre vado alla manifestazione; la festa che celebra la nascita della repubblica democratica fondata sul lavoro. Anche quest’anno la manifestazione si è presentata ricca e varia, poiché è una festa della libertà e, accanto ai nostalgici del “fantasma che si aggira per l’Europa”, c’erano danzatrici afro-italiane, cori popolari, bande e amici che si ritrovano una volta all’anno proprio lì. Tutti di sinistra, lo so. Come me. Ma che ci posso fare se ancora oggi quella repubblica democratica fondata sul lavoro e la sua perfettibile Costituzione (perfettibile, soprattutto perché minimamente realizzata nella società) non sono riconosciute e legittimate da tutti i cittadini italiani? In Francia, il 14 luglio si festeggia la Rivoluzione francese in modo collettivo e convinto, anche se certamente la Rivoluzione dell’89 non fu certo incruenta e pacifica. Un abrraccio e spertiamo di vederci quest’estate in Codera.

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  3. Anonimo
    10 Maggio 2013 @ 00:18

    Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!

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  4. Luigi Lunari
    2 Novembre 2013 @ 01:41

    Sono l’autore delle parole di Non maledire questo nostro tempo, da uno spettacolo dei Gufi che proprio in questi giorni è stato pubblicato da La Vita Felice editore (NON SO, NON HO VISTO, SE C’ERO DORMIVO. Mi fa piacere vedere che la canzone è rimasta nei ricordi di molti, e direi anche – purchè non sembri vanteria o presunzione – che sono molto orgoglioso di averla scritta. Purtroppo è ancora attualissima!!!!
    PS La poesia è stata musicata per i Gufi da Lino Patruno, poi – ma con musica molto meno bella – da Gino Negri, per l’interpretazione (neanche questa molto bella) di Milva.
    Un caro saluto a tutti
    Luigi Lunari

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