9 Comments

  1. Federica Manaresi
    25 Gennaio 2016 @ 12:24

    Carissimo senatore, le scrivo per unirmi alla voce di quelli che le hanno scritto finora per invitarla a non votare il ddl Cirinna’ la prossima settimana.
    Non ho tante altre parole da aggiungere se non quelle che mi vengono dal cuore e che “rubo “ dal nostro Papa Francesco, quelle che ha pronunciato oggi davanti al tribunale della Rota romana:
    “La famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo, appartiene al “sogno” di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità.”
    “Nel percorso sinodale sul tema della famiglia, che il Signore ci ha concesso di realizzare nei due anni scorsi, abbiamo potuto compiere, in spirito e stile di effettiva collegialità, un approfondito discernimento sapienziale, grazie al quale la Chiesa ha – tra l’altro – indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione.”

    Ho sentito molti cattolici che difendono orgogliosi la nuova proposta di legge, ancora di piu’ perché sono cattolici.
    Io non riesco a condividere questo pensiero. Credo nella famiglia, formata da un uomo e da una donna e nel sacramento del matrimonio. Faccio fatica a sostenere il grido di coloro che vogliono il riconoscimento delle unioni civili, in particolare delle coppie omosessuali. E non si tratta di omofobia, anzi sa come mi sento in questi momenti? Mi sento circondata da persone che la pensano tutte nello stesso modo , nella difesa cieca e senza dialogo delle coppie omosessuali e se si prova a sollevare una voce contraria parte l’accusa di omofobia. Io sento al contrario un sentimento di “eterofobia”, di odio verso chi prova a difendere quella che è stata l’idea di famiglia fino adesso.
    Credo inoltre che la step child adoption non sia una norma a salvaguardia dei bambini e temo che porti a pratiche egoiste come l’adozione di figli “ottenuti” da donne che hanno prestato il proprio utero per una gravidanza e da mamma di quattro figli non riesco a pensare a una cosa piu’ crudele. E credo ancora che un bambino ha bisogno di un padre e di una madre per crescere bene, felice, amato.

    Sono scout anch’io e so che lei ha sempre portato nella sua vita da parlamentare lo spirito scout, si sente dalle sue parole, dai suoi interventi.
    Spero che rifletta ancora su questa legge e che ci sia ancora un possibilità per fermarla.
    La ringrazio per la su attenzione
    Buon lavoro e buona strada
    Federica

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  2. Giovanni Tundo
    25 Gennaio 2016 @ 19:54

    Caro Cociancich,
    bene per l’impegno contro la legge sulle unioni civili, comunque vada è una battaglia che merita essere combattuta.

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  3. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:12

    Spero che avrete tempo per leggere in questa mia nota cosa ne penso di questa legge (la critico, ma al tempo stesso la difendo, perché purtroppo da questo parlamento e da questo paese non possiamo ottenere di più, dato che è un parlamento in larga parte omofobico).

    Mi è venuta in mente una considerazione.
    Si usa dire “marmellata” per tutte le confetture, ma la marmellata è solo la confettura di arance.
    Io spero che si arriverà a dire Matrimonio anche per le Unioni Cvili, ma il matrimonio in realtà, de jure, sarà solo l’Unione Civile delle coppie eterosessuali.

    Se Matrimonio e Unioni Civili conferiscono gli stessi diritti e doveri alle coppie che li contraggono, giuridicamente sono la stessa cosa, con un nome diverso.

    L’unica differenza è che le coppie omosessuali non possono (ancora) adottare dei bambini (la cosa più grave è che non è stata accettata neppure l’adozione del figlio del partner, mentre l’adozione di bambini esterni alla coppia non era neppure tra gli argomenti ammessi nel dibattito).

    L’Unione civile non ha più il vincolo di fedeltà e ha una procedura di divorzio molto più veloce di quella del matrimonio ciivile (proprio perché, in teoria, le coppie omosessuali non procreano; ma nella pratica se vogliono trovano il modo per farlo); il vincolo di fiducia è stato tolto da Alfano per rendere l’Unione Civile diversa rispetto al Matrimonio Civile, nella speranza che così diventi ancora più difficile estendere alle coppie omosessuali la possibilità di adottare, dato che almeno finora per adottare occorre essere sposati da almeno tre anni ed essere una coppia stabile (ma già si discute di estendere l’adozione ai singles); ma Alfano forse ha dato adito a una riforma del matrimonio civile! già c’è chi chiede che il vetusto obbligo di fedeltà sia tolto alle Unioni Civili delle Coppie Eterosessuali (alias Matrimonio Civile). :P  e che dire del Divorzio ottenibile in solo tre mesi? ^_^

    Di seguito, fornisco la nota in cui consiglio di non tirare troppo la corda.

    https://www.facebook.com/notes/alessio-giandomenico-mameli/non-credo-sia-prudente-impuntarsi-e-gridare-meglioniente-riguardo-alla-legge-cir/1125471604159864

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  4. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:12

    Gli unici ad essere pienamente soddisfatti della bocciatura della Legge Cirinnà sarebbero i cattolici fondamentalisti e il Vaticano. La legge deve assolutamente passare, anche se non è perfetta. Se no l’avranno vinta, del tutto, i fanatici del cattolicesimo, come da troppi anni ormai in questo paese infimo.

    Ecco un articolo che illustra cosa pensano i cattolici di questa legge; chiedere di bocciarla fa solo il loro gioco, anche se lo facciamo perché vogliamo l’estensione esplicita del matrimonio civile alle coppie omosessuali. Deve bastarci quella implicita.

    http://www.culturacattolica.it/?id=17&id_n=38375

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  5. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:13

    Di Maio propone un referendum per poter chiedere al popolo se è d’accordo o meno con le adozioni da parte di coppie same sex.
    Non perché non abbia fiducia nel mio popolo, ma ahimè il popolo italiano è in gran parte ignorante sull’argomento.
    Tu chiederesti mai ad un contadino quale sia la differenza tra onde elettromagnetiche e gravitazionali?
    Chiederesti mai a un ingegnere cosa ne pensa dell’uso delle cellule staminali per una determinata terapia?
    Il concetto è questo.
    Chiedere a una massa di ignoranti (su questo tema) come gli italiani significa perdere in partenza.
    Se a ciò si aggiunge la campagna di disinformazione che i movimenti cattolici fanno, amen e ciao.
    Il referendum lo vedrei perso già in partenza.
    E comunque, un referendum sui diritti non è ammissibile.
    Qui ci troviamo di fronte a un’assurdità notevole: da una parte il mondo scientifico e della psicologia si rivela favorevole all’omogenitorialitá, dall’altro il popolo dei cattolici e di ignoranti che sono contrari.
    Vogliamo ancora spiegazioni in merito?

    http://www.nextquotidiano.it/il-pediatra-che-parla-della-cirinna-e-non-conosce-la-legge-sulle-adozioni/

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  6. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:14

    In realtà questa legge dovrebbe far coprire di vergogna i politici italiani per la loro ipocrisia.
    Infatti, pur di non estendere alle #coppieomosessuali il #matrimoniocivile in modo palese ed ufficiale, si è creata l’#unionecivile che in pratica è la stessa cosa con un altro nome. A me questo compromesso va bene, in quanto si tratta davvero solo di una questione di differenza puramente nominale, tuttavia avrei preferito più più laicità per l’Italia.
    Se non si può chiamare “matrimonio” l’unione tra due persone dello stesso sesso, allora si smetta di usare in italiano parole che in latino avevano un altro significato; non dite mai “salario” in riguardo al vostro stipendio; non sia mai che vi paghino con il sale. Non dite mai “penna” in riferimento agli oggetti che si usano per scrivere; non sia mai che ve ne diano una di qualche uccello.
    Se si fosse proposto di cambiare la denominazione del “matrimonio civile” in “unione civile”, valida per tutte le coppie, eterosessuali ed omosessuali, sarebbe stato meglio.
    Il matrimonio a quel punto sarebbe diventato appannaggio dei Cattolici, ma privo di valore legale, senza una contestuale unione civile. I cattolici confondono subdolamente il matrimonio religioso con il matrimonio civile, ma il secondo è un istituto dello Stato e non dipende affatto dal primo.

    Il matrimonio civile non ha niente a che fare con la Chiesa e non deve conformarsi alla sua dottrina.
    Esso serve solo ed esclusivamente a riconoscere giuridicamente una coppia come nuova famiglia (“fondata sul matrimonio”= “riconosciuta giuridicamente”) e una famiglia si intende come “società naturale” non in quanto debba essere per forza tra un uomo e una donna, ma in quanto lo stato non può impedire a nessuno di sposarsi; non può vietare i matrimoni interreligiosi e interrazziali; e ora è arrivato anche il momento di non vietare più il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche se lo si chiamasse “Unione Civile”; l’importante è che i diritti e i doveri siano gli stessi per le coppie omosessuali, come per le coppie eterosessuali.

    Faccio notare, caso mai ce ne ne fosse bisogno, che la potestà e la volontà di procreare non sono richieste come basi fondanti la validità del matrimonio civile; affinché il matrimonio civile sia valido, basta che le due persone che si sposano esprimano il loro reciproco consenso e lo mantengano, salvo il ricorso al divorzio.
    Se i parlamentari avessero esteso il matrimonio civile alle coppie omosessuali, sarebbe stato tutto molto più semplice; sarebbe bastato aggiungere la formula “coniugi di sesso opposto o dello stesso sesso” nell’art. 29 della Costituzione e poi scrivere solo “coniugi” nel codice civile. Troppo difficile per uno stato che non è laico.
    Gli emendamenti che il M5S non ha voluto far saltare, erano in prevalenza della Lega Nord e di Giovanardi e Malan e servivano solo per far perdere tempo nella loro discussione col rischio di arrivare tardi e non riuscire più a votare la legge entro il limite di tempo stabilito dal regolamento del Senato, cosa che avrebbe fatto decadere il #DDLCIRINNÀ.

    In uno stato laico le leggi non dovrebbero essere fatte per imporre valori morali o divieti aventi come motivazioni solo valori definiti dalla maggioranza del momento come “non negoziabili”. In uno stato davvero laico le leggi andrebbero emanate solo per garantire la libertà individuale in un contesto (promosso dallo Stato) di sicurezza e di coesione sociale.

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1040970232628604&set=a.124082707650699.20859.100001469123450&type=3&theater

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  7. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:16

    Omofobia: cosa pensano (davvero) quelli del Family Day (Video di Saverio Tommasi )

    Pubblicato il 31 gen 2016
    Il Family Day si riunisce al Circo Massimo contro il ddl Cirinnà. La manifestazione “a difesa della famiglia” si dice spinta da valori universali come l’amore, senza alciuna discriminazione di genere nei confronti di chi vive liberamente la propria sessualità. Eppure, a sentire la viva voce dei partecipanti, c’è qualcosa che non quadra. Giudicate voi stessi dalle loro parole.

    https://www.youtube.com/watch?v=9oP9KNcUUYs

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  8. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 18:37

    Il movimento di liberazione omosessuale è nato all’interno dell’Occidente perché solo qui c’è stata la rivoluzione sessuale; nelle società non occidentali c’è un pregiudizio secondo cui l’omosessualità sarebbe un vizio occidentale; ciò fa il paio con quanto dicevano i romani dell’omosessualità, considerandola il “vizio greco”.
    Io vorrei solo far capire che l’omosessualità non è una scelta, nè una devianza, nè una moda, ma un orientamento sessuale esistente in natura in tutte le specie animali superiori, Uomo incluso e presente quindi anche nelle civiltà extraoccidentali e senza che ciò derivi dall’occidentalizzazione, che al massimo può esportare anche in quei paesi la libertà sessuale. Se un bambino è eterosessuale, anche se vede due ragazzi o due ragazze prendersi per mano, non significa che questo basti a farlo diventare omosessuale.
    Che devi dire a un bambino che vede una coppia omosessuale? solo la verità, e cioè che in Natura esistono orientamenti sessuali differenti e che se è vero che la maggioranza dell’Umanità (circa il 90%) è eterosessuale o bisessuale (i bisessuali ammontano ad almeno il 50% della popolazione), è però anche vero che il 10% è omosessuale, cioè ha, sin dalla nascita, attrazione prevalente o esclusiva per le persone del proprio stesso sesso.
    Ciò non è nè una devianza, nè una malattia, nè una perversione, ma solo una caratteristica, una questione di personalità e di gusti e niente di più. Per approfondire la questione, ti consiglio di leggere questo saggio di Martha Nussbaum, filosofa morale e teoretica:

    http://www.ibs.it/code/9788842816713/nussbaum-martha-c-/disgusto-umanita-orienta.html

    Descrizione
    Due donne che si baciano, due uomini che fanno l’amore. Disgusto. Nei confronti delle omosessualità la nostra società ha sempre manifestato un’avversione viscerale, che Martha Nussbaum collega al fastidio provato di fronte alle secrezioni corporee, ai rifiuti organici, alla materia in decomposizione.
    Proprio sul disgusto si sono fondate, nel tempo, discriminazioni giuridiche e sociali nei confronti degli individui omosessuali: carcerazione, deportazione in campi di sterminio, leggi antisodomia, interdizione al matrimonio. Oggi la politica del disgusto incontra due avversari sempre più influenti: il rispetto e l’empatia. Nella vita sociale e giuridica, commenta Nussbaum, si fa strada la politica dell’umanità, costruita attorno al riconoscimento dell’altro, della sua soggettività, delle sue ragioni, percezioni, emozioni.
    “Disgusto e umanità” sfida la società e la politica su vari terreni, dal diritto di famiglia, alle leggi antidiscriminazione, alla legislazione sul lavoro. Sono in gioco i diritti fondamentali, i principi costituzionali. Come quelli dell’eguaglianza di fronte alla legge e delle libertà individuali.
    Realtà vitali, che vanno articolate e concretizzate nell’esistenza di ogni cittadino, se vogliamo che le parole della Costituzione non rimangano solo belle parole. Vittorio Lingiardi e Nicla Vassallo dialogano con le tesi di Martha Nussbaum, arricchendole di istanze psicologiche e filosofiche.

    Reply

  9. Alessio Mameli
    4 Marzo 2016 @ 19:38

    —#####
    **** io sono una sentinella e ti posso assicurare che non sono omofoba, ho amici gay che rispetto e voglio bene. come ho detto ad Andrea Miluzzo, ho a cuore il bambino a cui vengono tolti i diritti, i bambini non sono cose o merce di scambio
    Rispondi · M
    —-Alessio Giandomenico Mameli
    Un’altra “amica” dei gay. Emoticon tongue
    Ti sei meritata la riproposizione di questo mio vecchio commento, necessario per spiegarti che l’omofobia non è solo la violenza contro le persone gay e lesbiche (come la “transfobia” non è solo la violenza contro le persone transessuali, ma anche la discriminazione sotto qualsiasi forma).
    ___
    Fintanto che il parlamento sarà ancora pieno di cattolici conservatori e di omofobi di varia risma, non ci sarà alcuna legge contro l’omofobia.
    Tuttavia, legge contro l’omofobia proposta da Scalfarotto in realtà è controproducente, dato che darebbe fin troppa libertà di discriminare le persone omosessuali agli omofobi che si limitino a dire la propria opinione in merito all’omosessualità, anche se sbagliata e denigratoria.
    In Parlamento cercano di ridurre l’omofobia alla sua fattispecie violenta, ma in realtà sotto di essa c’è un nucleo ideologico, che, sia pure in modo non violento, discrimina le persone omosessuali. Già il mero fatto di considerare l’omosessualità un problema è omofobia. Farlo, dà agli omofobi violenti la convinzione di essere legittimati dall’opinione pubblica (come avviene in Russia, dove l’omofobia è addirittura fomentata dallo Stato, mediante la legge che ha impedito alle associazioni LGBT di difendere i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali).
    Confondere la natura (“tutto ciò che esiste o che potrà farlo”) con la morale (“ciò che dovrebbe essere secondo un certo sistema di valori”) e in base a questa confusione tra natura e morale, recriminare contro il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, è omofobia.
    E agli omofobi dico:
    Poco importa se poi, per dire una frase che vi mostri più intelligenti di ciò che siete, sostenete che “i gay possono convivere” (e ci mancherebbe altro che glielo vietaste) …. “meglio che non si bacino per strada, ci sono i bambini e possono vederli” ( Emoticon confused come se i bambini potessero diventare omosessuali vedendo due uomini che si baciano; e, soprattutto, come se si potesse diventare omosessuali e non semplicemente esserlo e basta). “ho tanti amici gay”:(e chi se ne frega se poi li consideri inferiori a te?) .

    https://www.facebook.com/notes/alessio-giandomenico-mameli/perch%C3%A9-serve-una-legge-contro-lomofobia/208725602501140?pnref=lhc

    Conversazione tratta da:
    http://www.lgbtnewsitalia.com/militaregay-sentinelle/

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