Bella ciao – 25 Aprile 2015
Le celebrazioni del 25 aprile sono apparse ad un certo punto della nostra storia come un rituale un po’ stanco e vuoto. Ma che quella di sabato pomeriggio non sarebbe una manifestazione come tante altre è apparso chiaro fin da subito. Ci siamo trovati a Palestro e ben presto tutto il corteo si è gonfiato come la marea sulle coste della Normandia. C’era un clima allegro, euforico eppure consapevole della gravità del momento, con tante riforme che devono essere approvate e potrebbero far compiere al nostro Paese quel salto incavanti che da tanto troppo tempo aspettiamo, sempre divisi tra coloro che vedono in ogni cambiamento una minaccia alla democrazia e coloro che disperati per l’immobilismo del Paese vorrebbero solo andarsene al più presto.
La vera minaccia alla democrazia ci aspettava però poco oltre, in piazza San Babila dove un gruppo di scalmanati e sedicenti supporters della Palestina hanno fischiato e minacciato il passaggio della Brigata Ebraica, che camminava pochi metri davanti a noi. Non si trattava solo di anti-sionismo ma di vero e proprio anti semitismo, una pianta orrenda che è facile prevedere si unirà presto agli slogan razzisti e xenofobi di Salvini e i suoi. E’ dunque parso non banale camminare a testa alta e sfilare in mezzo a quegli insulti, un modo diretto e “fisico” di sentirsi vicini a coloro che settant’anni fa patirono ben altra persecuzione. In definitiva un bellissimo pomeriggio, la prova che il gusto della libertà e della solidarietà è ancora alto in questo Paese nonostante le manipolazioni della realtà a cui assistiamo tutti i giorni.