Pochi giorni fa una donna in procinto di dare la luce ad un bambino, una migrante, è stata soccorsa da un volontario, Benoit Ducos, che l’ha trovata nella neve a 1900 metri sul Monginevro. Era in grandissime difficoltà e senza l’aiuto di Ducos rischiava di morire lei e il bambino che portava in grembo. All’ospedale è stata operata d’urgenza e ha partorito con un taglio cesareo. Ora Benoit Ducos è stato incriminato per violazione delle leggi sull’immigrazione e rischia 5 anni.
Ieri un nave spagnola che portava migranti a bordo, autorizzata ad attraccare in un porto italiano sulla base di un accordo tra Italia e Spagna, è stata posta sotto sequestro dal Procuratore di Catania anche questa volta per un asserita violazione delle leggi sull’immigrazione. Chi plaude a questa iniziativa sembra dimenticare che dall’inizio dell’anno 318 persone sono morte affogate nel Mediterraneo tentando di raggiungere le nostre coste. A me pare che stiamo sequestrando e imprigionando le poche persone che continuano a battersi non solo per salvare migranti in pericolo di morte ma per salvare quei principi di umanità nei quali ci dovremmo riconoscere tutti quanti. Stiamo sequestrando la nostra storia, la nostra identità e il nostro futuro. Li stiamo consegnando ai barbari. Stiamo imprigionando noi stessi.