Roberto Cociancich Senatore, Avvocato, Globetrotter

Gli Aromi, le Miscele,il Gusto (dunque la Vita...) Perché un sito web

La vita di ciascuno di noi è una straordinaria miscela di incontri, di scoperte, di progetti, di impegni, di sentieri trovati e di altri perduti, di vittorie e di sconfitte.
Ho sempre cercato di essere curioso, di essere aperto al cambiamento, determinato nel raggiungere gli obiettivi ma anche di lasciarmi rimettere in discussione davanti a delle persone credibili.
Mi piace affrontare la vita a viso aperto ma so che non siamo completamente padroni del nostro destino e che è saggio accettare che i giorni e le stagioni cambino non solo il colore dei capelli ma anche il gusto col quale accettiamo le sfide.
Le pagine di questo sito cercano di dare conto di questa miscela di esperienze che è la mia vita, degli aromi che l’hanno pervasa, del gusto che ho cercato di definire grazie ad esse.
Anche se queste pagine parlano di me esse vogliono soprattutto rendere tributo a tutti coloro che ho incontrato e che hanno accettato di condividere con me un pezzetto del loro cammino.
Le mie tazze di caffè... ciò che mi tiene sveglio (e mi dà l'energia per vivere)

Professione Avvocato
Il mio impegno in Politica
La mia strada Scout

La Grande Avventura Goum
I viaggi
The Mill - Passioni generano idee
Il caffè dev’essere caldo come l’inferno, nero come il diavolo, puro come un angelo e dolce come l’amore.
Charles-Maurice di Talleyrand-Périgord
Text content
Quando gli uomini condividono il pane
condividono la loro amicizia.
Jean Cardonnel
Roberto Cociancich Senatore, Avvocato, Globetrotter

Abele e Caino s’incontrarono dopo la morte di Abele. Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano, perché erano ambedue molto alti.
I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno.
Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome.
Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto.
Abele rispose: “Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima“.
“Ora so che mi hai perdonato davvero” disse Caino “perché dimenticare è perdonare. Anch’io cercherò di scordare“.
Abele disse lentamente:
“È così. Finché dura il rimorso dura la colpa“.
Jorge Luis Borges
