Primi passi in Senato
Bello e carino come una bomboniera. Il trionfo del velluto rosso. Il covo della casta. In realtà Palazzo Madama, dove ha sede l’Aula del Senato è un luogo che toglie il respiro. Attraversare gli ampi saloni di questo Palazzo del ‘500, riconoscere anziani senatori intenti a discutere fra loro, evitare i giornalisti che si aggirano con il microfono in mano come se fosse un cornetto al cioccolato, avvicinarsi infine ed entrare nell’Aula, ecco questo è un percorso, un rito, una liturgia laica che ogni volta mi fa sentire i brividi sulla pelle. Qui sono state fatte le leggi che ho studiato sui banchi dell’Università, qui hanno dibattuto incrociando passioni e intelligenze i grandi che hanno fatto grande il nostro Paese, qui sono state prese le Grandi Decisioni, qui è passata la Storia alla quale io, piccola pulce insignificante, oggi ardisco intrecciare anche la mia esistenza. Sono felice di essere qui ma all’allegria fa contrappeso il senso di una responsabilità rispetto alla quale mi sento totalmente inadeguato.
In realtà scoprirò presto che il Senato è un insieme assai articolato di palazzi (mi dicono addirittura 12, io ho visitato solo Madama, Giustiniani, Cenci, Carpegna) collegati fra loro da corridoi, passerelle e persino passaggi sotterranei. Una sorta di labirinto, metafora delle relazioni politiche che vi si allacciano e vi si consumano, che noi senatori di nuova nomina, attraversiamo con aria smarrita guidati dalla cortesia squisita e indulgente dei commessi di Palazzo.
Ma non c’è troppo tempo per il turismo: anzi! La prima settimana è stata tutto un susseguirsi abbastanza frenetico di riunioni e di decisioni importanti. Innanzitutto la designazione e l’elezione di Pietro Grasso alla carica di Presidente del Senato. Si tratta di un magistrato valoroso, sotto la sua guida la Procura Nazionale Antimafia ha arrestato quasi 1800 mafiosi ai quali sono stati comminati 380 ergastoli e alcune migliaia di anni di carcere. Un Senatore di nuova nomina e non iscritto al partito che il PD ha indicato per la seconda carica dello Stato facendo fare un passo indietro a chi sembrava da tempo predestinato a quella carica: comunque la si pensi mi pare un atto di coraggio, intelligenza e disponibilità da parte di tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda. L’elezione è stata resa possibile grazie al contributo decisivo di alcuni Senatori e Senatrici del Movimento 5 Stelle. Una scelta di dissenso rispetto alle indicazioni ricevute da Beppe Grillo per alcuni di loro lacerante. Forse qualcuno di loro ha già compreso che la politica è necessariamente più complessa degli stereotipi nei quali la si vuole rinchiudere. Certo che la 17ma legislatura sia cominciata il giorno delle Idi di marzo nell’anno 2013 ad alcuni non è apparso beneaugurante. Personalmente non sono però superstizioso…
Successivamente c’è stata l’elezione dei quattro Vicepresidenti (Valeria Fedeli, PD; Linda Lanzillotta, Scelta Civica; Roberto Calderoli, Lega Nord; Maurizio Gasparri PDL) tre Senatori Questori (Antonio De Poli, Scelta Civica; Laura Bottici M5S e Lucio Malan PDL) ed infine sei Senatori Segretari (Silvana Amati, Rosa Maria Di Giorgi, Angelica Saggese, Luciano Pizzetti, Giacomo Stucchi, Alessandra Mussolini, Antonio Gentile, Maria Elisabetta Alberti Casellati).
La questione più delicata riguardava l’elezione dei Questori che hanno tra le loro competenze quello di controllare il bilancio del Senato. Il Movimento 5 Stelle rivendicava per sé un Questore pur non avendo i voti per eleggerlo né volendo chiedere quelli degli altri (fedele alla linea: non facciamo accordi con nessuno). Il PD ha deciso di votare per la loro esponente Laura Bottici senza chiedere nulla in cambio. Anche in questo caso una decisione generosa, speriamo non troppo ingenua. Chissà che non si possa almeno cominciare a parlare.
Il 22 marzo c’è stata anche la commemorazione del Capo della Polizia Antonio Manganelli con un discorso del Presidente Grasso. Chi fosse interessato può trovare il suo discorso qui.
Inizia ora la settimana della Passione. Sono da poco iniziate con le procedure per la formazione del nuovo Governo con le consultazioni e il preincarico a Bersani. Inizia la settimana della Passione. Speriamo non sia soltanto una Via Crucis… il nostro Paese e l’Europa non possono attendere i giochini e il tirare in lungo. Perché non può essere anche da noi come in Inghilterra dove il giorno successivo alle elezioni già si insedia il nuovo Governo?
Roberto
PS : Le sedute dell’Assemblea sono trasmesse in diretta dal canale satellitare, dalla webtv e anche dal canale YouTube del Senato, inaugurato proprio con la diretta “live” della prima seduta.
Monica Villa
25 Marzo 2013 @ 10:42
che piacere leggere e riconoscerti in queste righe attente, a tratti didascaliche eppure semplici e appassionate. Averti lì mi dà proprio una bella sensazione, io voglio essere fiduciosa per il futuro di questo Paese e so che saprai dare il tuo contributo prezioso e unico.
le Idi di marzo sono forse furiere di cattivi presagi, ma sono una data importante della Storia, perchè non leggerle allora in modo positivo? Sei nella Storia, siamo tutti noi parte della Storia e che il cielo ci aiuti a ricordarci come si fa a scriverla…
Un abbraccio, buon lavoro Monic
Lucio Lazzara
12 Aprile 2013 @ 13:54
Ciao Roberto, ti avevo visto in lista quando sono andato a votare. Complimenti e auguri.
Lucio
ELENA
29 Aprile 2013 @ 09:23
grazie per la puntualita’ con la quale ti relazioni con noi, semplici elettori, militanti ,cittadini. Non avevo dubbi, dopo averti conosciuto a Bussero . Ora è il tempo di pensare al lavoro dei tanti, troppi giovani disoccupati! Ho fiducia che questo sarà un tuo impegno fondamentale! In questi giorni di incertezza e tristezza, fare la militante nel quotidiano, come faccio da quasi 40 anni diventa un lusso, credimi, con le preoccupazioni che coinvolgono il futuro di mio figlio e mio fratello, entrambi senza lavoro. Perdona la lamentela, ma come me ci sono migliaia di persone e a volte ci passa la voglia di darci da fare, all’interno del tunnel buio del quale non vediamo l’uscita! Buon lavoro a nome di tutti quelli che ti han conosciuto ed apprezzato nel mio circolo.