Scacco matto?
Oggi mi sono trovato al centro di un’attenzione molto forte sia nel dibattito in aula che da parte dei media. Qualcuno ha titolato: scacco matto! Scacco matto?Il motivo è la presentazione di un emendamento che ripropongo in fondo a queste righe. Si tratta in sostanza della proposta di fare del Senato un punto di raccordo tra Regioni, Stato Centrale, Europa. Chiunque abbia minimamente seguito le mie proposte nel dibattito sulle riforme costituzionali può confermare che sono posizioni che io ho avanzato fin dall’anno scorso, durante la prima lettura e che sono state oggetto di molti miei emendamenti di interventi, sia in aula che in commissione. Da ultimo anche nel mio intervento del 17 settembre che tutti possono trovare sia scritto che in video in un post precedente. In questo sito sono facilmente rinvenibili anche tutti i miei precedenti interventi su questo tema.
Ci sono stati anche molti insulti e attacchi personali ai quali francamente preferisco non rispondere. Sono grato al Presidente Zanda che mi ha definito un gentiluomo e sono contento che molti colleghi (anche di quelli che in precedenza mi avevano attaccato) siano venuti successivamente a scusarsi o a chiarirsi. Per quanto riguarda il merito ritengo che questo emendamento aiuti il Senato ad avere una chiara e precisa funzione che lo renderà un ramo del Parlamento utile al Paese e non soltanto un dopolavoro. Da troppo tempo l’Italia non ha un peso effettivo a livello europeo perché sempre divisa e in ordine sparso. In questo modo il Senato potrà fare la sintesi tra tanti interessi territoriali diversi e rappresentarli unitariamente a Bruxelles dove ormai si prendono le decisioni più importanti. Infine, per quanto riguarda la polemica sul fatto che il mio emendamento “ammazzerebbe ” tutti gli altri questo non dipende da me. Anche tanti altri colleghi (compresi i Senatori Romani, Calderoli, Orellana, Uras) hanno presentato emendamenti simili al mio che se approvati avrebbero precluso la discussione su tutti gli altri. Non mi è chiaro il motivo per il quale se lo presento io è un attentato alla Costituzione e invece se lo presentano Romani o Calderoli è un esercizio di democrazia.