Per un Senato “europeo” – le mie proposte
Nei giorni scorsi sono stato intensamente impegnato in Commissione affari costituzionali a discutere e votare il testo da portare in Aula di riforme costituzionali. La bozza iniziale (Testo base) presentato dal Governo ha subito alcune importanti modifiche tra le quali mi piace ricordarne una forse poco evidenziata nei commenti giornalistici ma che io considero molto importante: al Senato è stato attribuito, accogliendo un mio emendamento, anche la funzione di essere raccordo con le istituzioni europee. Si tratta di un cambiamento che mette il Senato della Repubblica sulla stessa linea di azione di altri importanti Parlamenti come quello tedesco (Bundesrat), il Senato Francese, la House of Lords del Regno Unito. La discussione continuerà in aula a partire da domani. Io mi auguro che si possa fare di più e che possano essere accolti ulteriori emendamenti che ho presentato (e che sono allegati a questo post) e che darebbero ancor più concretezza a questa funzione così importante. Infatti oggi, dopo il trattato di Lisbona, le Regioni (che verranno direttamente rappresentate in Senato) sono dirette interlocutrici delle istituzioni europee e destinatarie immediate di molte disposizioni adottate dalla commissione e dall’Europarlamento. Anche le numerose infrazioni ai Trattati che ci fanno portare la poco invidiabile medaglia del record di sanzioni sono spesso determinate da inadempimenti delle Regioni che dovrebbero essere maggiormente responsabilizzate (soprattutto nella fase discendente) in merito alla piena e puntuale attuazione dei regolamenti europei così come nel non porre in essere normative regionali che violino i trattati. Infine anche l’utilizzo dei fondi strutturali, la loro destinazione a progetti prioritari e strategici sarà più efficiente se ci sarà il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali. Vedremo nelle prossime ore se sarà possibile includere già nella costituzione alcuni principi o se invece si deciderà di procedere con la legislazione ordinaria.
qui i miei emendamenti, ritirati in commissione per essere ripresentati in aula