Minori Migranti: legge approvata!
“La differenza che c’è tra noi e coloro che hanno agitato gli spettri del terrorismo è che noi dietro il volto di un bambino vediamo una speranza di vita, mentre voi dietro il volto di un bambino vedete una minaccia, voi vedete il terrorista Amri.
Ha detto Don Milani: «Voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri e allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi, da un lato, e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri».”
Il 29 Marzo 2017 stata votata alla Camera dei Deputati la legge c.d. Zampa sui “Minori migranti non accompagnati”. Il nostro Parlamento ha compiuto ieri un atto di umanità e civiltà. Ho avuto l’onore di intervenire in Aula al Senato per fare la dichiarazione di voto su questa legge a nome dei Senatori del Partito Democratico ( qui test e video del mio intervento) per questo l’approvazione di questa legge mi rende ancor più fiero.
Chi sono i “minori migranti non accompagnati”? Il minore straniero non accompagnato è un minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’Unione europea, che si trova per qualsiasi causa nel territorio di giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte di genitori o adulti per lui legalmente responsabili, in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano.
Cosa prevede la Legge Zampa per la tutela dei minori migranti?
La legge si prefigge di aggiungere due obiettivi:
- rafforzare le garanzie per i minori nel rispetto delle convenzioni internazionali e
- assicurare maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale.
Attraverso l’introduzione del passaggio della gestione dei minori stranieri non accompagnati allo SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati costituito dalla rete degli enti locali, si fornisce ai Comuni che vi aderiscono maggiore sostegno in termini di supporto finanziario e realizzazione dei progetti di accoglienza, evitando così il rimpallo tra Stato, Comuni e comunità.
Come è possibile evitare la dispersione di minori non accompagnati? La legge introduce:
- Riduzione dei tempi di attesa dei termini nelle strutture di prima accoglienza dai 60 giorni attuali, a 30. In questo periodo si svolge l’identificazione del minore – nel massimo di 10 giorni – e l’eventuale accertamento di età.
- Separazione dei minori dagli adulti per evitare promiscuità e ridurre la possibilità di reclutamento nella criminalità organizzata o di essere vittime di abusi e un problema alla sicurezza.
- Presenza di Tutori presso ogni tribunale per i minorenni, nominati da un Albo di tutori volontari disponibili ad assumerne la tutela
- Disposizioni per favorire l’affido presso gli istituti della tutela e dell’affidamento temporaneo, con preferenze per le famiglie ove è possibile
- Rilascio di soli 2 tipologie di permesso di soggiorno: per minore età, nel caso di straniero non accompagnato, o per motivi famigliari, valido fino alla maggiore età.
- Misure specifiche per l’inserimento dei minori non accompagnati nelle istituzioni scolastiche per favorire l’adempimento dell’obbligo scolastico e formativo, anche mediante convenzioni per promuovere programmi specifici di apprendistato.