la Carta di Milano
“Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per lo sviluppo del 21° secolo. Comprendere i legami fra sostenibilità ambientale ed equità è essenziale se vogliamo espandere le libertà umane per le generazioni attuali e future.” Human Development Report 2011
La Carta di Milano rappresenta l’eredità culturale di Expo Milano 2015.
Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, il grande evento internazionale è stato preceduto da un ampio dibattito al quale ho avuto l’onore e il piacere di partecipare e che ha coinvolto, non solo le istituzioni, ma anche il mondo scientifico e la società civile sul tema come nutrire il pianeta nei decenni a venire.
Attraverso un percorso partecipato i maggiori esperti italiani e internazionali hanno contribuito a identificare le principali questioni che interessano l’utilizzo sostenibile delle risorse del pianeta.
Hanno contribuito alla stesura del documento anche personaggi come papa Francesco, l’ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, la politica birmana premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, Umberto Veronesi e molti altri.
In particolare, i grandi temi affrontati dalla Carta di Milano sono quattro, tutti inseriti all’interno della cornice del diritto al cibo. Il primo: quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale. Il secondo: quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità. Il terzo: quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana. Il quarto: come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale.
I singoli cittadini, le associazioni, le imprese sottoscrivendo la Carta di Milano si assumono di fatto responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini, agli obiettivi di azione e sensibilizzazione e chiedono con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al pianeta un futuro più equo e sostenibile.
Qui per leggere e firmare la Carta.