Domenica ero all’Assemblea del Partito Democratico che si è aperta con l’inno di Mameli e un lungo ricordo di Umberto Eco.
Matteo Renzi ha poi iniziato il suo intervento con queste parole: “Iniziamo l’assemblea tenendo nel cuore Valeria Solesin e Giulio Regeni, vorrei che il primo pensiero fosse per loro”. E’ seguito un lungo discorso che ha toccato molti importanti argomenti.
Vi propongo di seguito i passaggi principali della relazione del Presidente del Consiglio. Il video lo trovate qui.
“A che serve l’Europa oggi? Non siamo entrati nel Pse per fare semplicemente un gesto di omaggio”, dice Renzi all’assemblea del Pd. “Siamo entrati nel Pse perchè pensiamo che l’Europa abbia bisogno di politica. La politica tutta incentrata sull’austerity, sui vincoli e sui parametri non ha saputo dare un risposta alle esigenze che l’Europa stessa si era data. Oggi l’Europa è ferma- dice Renzi- ed ha bisogno di essere rimessa in moto. Ha bisogno di una strategia che non sia incentrata sugli egoismi di qualche paese dominante. La nostra battaglia non è per avere consenso. Questa è la cosa più allucinante che io abbia sentito. Il consenso non si prende così. Questa è una battaglia che serve per la dignità dei padri fondatori e per la speranza dei figli costruttori. Questa è la sfida e su questo dobbiamo chiamare all’appello il Pse e insieme al Pse tutti gli altri”.
“Oggi la realtà dice che l’Europa è ferma, ha bisogno di essere rimessa in moto e anche dal punto di vista economico ha bisogno di una strategia non semplicemente incentrata sugli egoismi di qualche paese dominante che non riesce ad avere una strategia valida per tutti”.
“L’Italia in Europa sta presentando proposte, non batte i piedi come fanno i bambini quando fanno le bizze”.
“A chi dice che Renzi usa l’Ue per il consenso immediato rispondo che non ho mai sentito frase più allucinante di questa perché è un tema che non si presta a risultati e al consenso immediato sia da punto di vista esterno, cioè di correggere la rotta, sia interno per cambiare il dibattito dentro il nostro paese”.
“Tutti i paesi vanno in europa e fanno Proposte, fanno trattative. Nessuno dei loro viene indicato nei rispettivi paesi come un aspirante complottista. Nessuno di loro viene accusato di lesa maestà. Se l’italia va a Bruxelles e prova, semplicemente prova a dire quali sono le proposte per i prossimi anni, questo non è il segno dell’isolamento dell’italia. E’ il segno delle proposte dell’Italia”. “C’è una distanza siderale tra noi e una presunta classe dirigente che ha immaginato di poter svendere l’interesse nazionale per apparire cool all’aperitivo. Gente che pensa all’Europa come la medicina per gli italiani. Gente che crede sia il proprio dovere combattere una campagna pedagogica per cambiare gli italiani”. “Qualcuno credeva che l’italia che non ha la corretta pronuncia d’inglese, andasse svenduta, in una bad company. Noi questa Italia l’abbiamo rimessa in moto”.
“C’è una distanza siderale tra noi e una presunta classe dirigente che per decenni ha fatto la morale alla politica per apparire cool all’ora dell’aperitivo o del brunch. Non siamo dalla parte degli illuminati aristocratici con molti veti e pochi voti che ci fanno la morale ma hanno dimostrato che non sempre con loro le cose vanno dalla direzione giusta. Fuori dai loro pregiudizi c’è un’Italia delle persone semplici che non meritano certi pregiudizi”.
“Noi siamo la politica e non la tecnica e dobbiamo esserne orgogliosi perché c’è bisogno di politica”. Così Matteo Renzi all’assemblea nazionale del Pd, dopo le parole di Mario Monti in Senato.
“Ci dicono che non abbiamo fatto spending review. Vi dico solo che Cottarelli aveva proposto 20 mld di tagli, noi ne abbiamo fatti 25. E se tagli 25 miliardi di spesa pubblica è pacifico che il Pil non cresce a sufficienza perché parte viene dalla spesa pubblica”.
“Da quando berlusconi prometteva da vespa 1 milione di posti di lavoro, al massimo sono ricresciuti i capelli, ma non i posti di lavoro. E però se uno pensa a un milione di posti di lavoro gli viene in mente il contratto di berlusconi, anche se i posti di lavoro non ci sono stati. Se io vi dico che abbiamo fatto 764mila contratti a tempo indeterminato in un anno, parte la discussione tra di noi”. “Il fatto vero è che ci sono 764mila posti di lavoro che gli imprenditori hanno creato grazie al jobs act e noi se chiudiamo gli occhi e pensiamo al milione di posti di lavoro, pensiamo a lui”, “La comunicazione non è il mio pallino. E’ la condizione per non rosicare”.
“Che paura possono fare due persone che si amano? Che paura possono fare quelle che chiedono di avere un’unione fra di loro. A me fanno paura quelli che si odiano non quelli che amano”.
“La comunicazione non è il pallino del segretario pro tempore, ma è la soluzione per non rosicare, non perdere, non perdersi. Io da solo non ce la faccio. Ci sono due alternative: una discussione tra correnti su come andiamo alle elezioni. Ma amici del Pd impariamo dalle nostre cicatrici: quando ci siamo ridotti a parlare di noi e solo di noi abbiamo perso la strada. Dobbiamo parlare al Paese con il tam tam e il porta a porta perché il Pd possa essere l’ancora di speranza del nostro Paese”.
“Il passaggio sulle unioni civili è numericamente delicato: se è vero che vogliamo trovare un punto di caduta tra noi è altrettanto vero che i numeri al Senato non sono quelli dei giornali: siamo 112 noi, 218 gli altri gruppi. Si fa come vogliamo noi se puntiamo alla minoranza”.
“Diciamolo con chiarezza se non ci fossero stati alcuni gruppi che spesso alcuni di noi accusano, non ci sarebbero state alcune leggi importanti”. “Sulla base di questi numeri abbiamo fatto un accordo forte con il gruppo di Verdini… Sono gli strani incontri. Sono gli strani amori, direbbero a Sanremo”.
“Nelle prossime ore ci sarà un’assemblea del senato. Io sono disponibile a partecipare. Ci sono due alternative secche. La prima è far finta di niente e sperare che i m5s non abbiano la sindrome Lucy. La seconda è immaginare un accordo di governo, con un emendamento sul quale dobbiamo essere pronti anche a mettere la fiducia”. “L’unica cosa che non ci possiamo permettere- aggiunge renzi- è di frustrare la speranza come con i dico 10 anni fa”.
“La Taverna ha detto: ‘aho a roma ce fanno il complotto. Ce vogliono fa vincere’. Ma io capisco la generazione Biscardi, quella del ‘combloddo’. Ma come si fa a dire che ti fanno il complotto per farti vincere?”. “Il punto è che i cinque stelle hanno un obiettivo: fare il male del pd. Noi vogliamo fare il bene dell’italia. Lo ha detto bene il sindaco di livorno: ‘il pd deve morire’. Per noi voliamo il bene dell’italia”.
“Sappiamo che c’è un tentativo chiaro di riaprire la discussione sulle unioni civili e non approvare la legge neanche nel corso del prossimo anno. Siamo pronti a utilizzare tutti gli strumenti normativi e regolamentari per impedirlo, con la stessa tenacia della legge elettorale, riforma Pa, lavoro”.
“Non è possibile che al Pd si iscrivano in blocco 400 persone con una carta di credito. Non è giusto, non è lecito, non è legittimo. Il partito non si deve scalare con le tessere ma con le idee. Siamo l’unico partito a avere un bel confronto dialettico tra maggioranza e opposizione – qualcuno dice troppo, io dico che non è mai troppo – ma sul territorio dobbiamo avere la forza di essere dinamici e non accettare operazioni discutibili”.
“A chi immagina sui singoli provvedimenti, vedi i diritti civili o prima le riforme istituzionali, che quando si arriva al momento decisivo si ricatta, sia chi ha condiviso una storia con me sia chi non l’ha condivisa, dico quattro lettere: Ciao. Non si può pensare di fare del Pd il partito in cui si sta solo quando si condivide tutto, si fa uno sforzo di mediazione. Non è pensabile minacciare ‘o così o me ne vado'”.
“Martedì si terrà la riunione del gruppo al Senato e chiudiamo con questo tema” delle unioni civili. “Ho dato la disponibilità a partecipare: andremo avanti con grande determinazione”.