Chi oggi invoca le foibe inneggia ad un crimine orrendo contro l’umanità intera.
Leggo con sgomento che uno degli slogan del corteo di #Macerata è stato “come belle son le foibe da Trieste in giù”. Le #foibe sono voragini nelle rocce dove vennero gettati migliaia di italiani che avevano la sola colpa di essere italiani nella prima grande operazione di pulizia etnica del dopoguerra. Erano in massima parte semplici cittadini, insegnanti, funzionari pubblici, sacerdoti. Sgraditi ai partigiani di Tito che li eliminavano legandoli fra di loro con un filo di ferro e poi sparavano al primo della fila che trascinava nell’inghiottitoio col peso del suo corpo tutto gli altri. Così morirono anche molti croati e sloveni ostili al regime. Chi oggi invoca le foibe inneggia ad un crimine orrendo contro l’umanità intera. Una espressione di odio gridato oggi #GiornodelRicordo dei martiri delle foibe paragonabile a chi inneggiasse all’Olocausto nel giorno della Memoria . I leader delle formazioni politiche che hanno partecipato alla manifestazione dimostrino di aderire ai valori della Resistenza condannando senza se e senza ma questa apologia di reato e si impegnino a non dare mai più copertura politica a chi fingendo di sfilare contro il razzismo mostra il volto peggiore del fascismo e del comunismo.