Una chiacchierata con l’ambasciatore italiano in Kenya, Mauro Massoni.
Una chiacchierata con l’ambasciatore italiano in Kenya, Mauro Massoni.
https://www.facebook.com/senrobertocociancich/videos/1268913496574190/
Una chiacchierata con l’ambasciatore italiano in Kenya, Mauro Massoni.
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“Il problema con cui noi tutti viviamo” è il titolo di un bellissimo dipinto del grande disegnatore americano Norman Rockwell. Racconta la storia di una bambina a cui era stato rifiutata l’iscrizione alla scuola pubblica perché nera. La Corte Suprema, al termine di una lunga battaglia legale, sancì il suo diritto ad andare in classe. Agenti di polizia dovettero però scortarla per impedire che venisse aggredita dalla gente del luogo, tra cui tante famiglie di bianchi contrari all’#integrazione. La storia è quella di #Linda Brown e di #Ruby Bridges che col loro coraggio aprirono una stagione di battaglie per i #diritti civili che nel nostro Paese sembrano ancora molto arretrate. Linda Brown è morta ieri ma la battaglia continua. Un saluto commosso a lei e un invito a tutti noi a proseguire sulla strada che lei ha cominciato.
Una chiacchierata con il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Mario Giro sui temi dei #migranti, #Libia, #ONG, #sicurezza e #Sviluppo #agenziaitalianacooperazionealloSviluppo
https://www.facebook.com/senrobertocociancich/videos/1260681110730762/
Pochi giorni fa una donna in procinto di dare la luce ad un bambino, una migrante, è stata soccorsa da un volontario, Benoit Ducos, che l’ha trovata nella neve a 1900 metri sul Monginevro. Era in grandissime difficoltà e senza l’aiuto di Ducos rischiava di morire lei e il bambino che portava in grembo. All’ospedale è stata operata d’urgenza e ha partorito con un taglio cesareo. Ora Benoit Ducos è stato incriminato per violazione delle leggi sull’immigrazione e rischia 5 anni.
Ieri un nave spagnola che portava migranti a bordo, autorizzata ad attraccare in un porto italiano sulla base di un accordo tra Italia e Spagna, è stata posta sotto sequestro dal Procuratore di Catania anche questa volta per un asserita violazione delle leggi sull’immigrazione. Chi plaude a questa iniziativa sembra dimenticare che dall’inizio dell’anno 318 persone sono morte affogate nel Mediterraneo tentando di raggiungere le nostre coste. A me pare che stiamo sequestrando e imprigionando le poche persone che continuano a battersi non solo per salvare migranti in pericolo di morte ma per salvare quei principi di umanità nei quali ci dovremmo riconoscere tutti quanti. Stiamo sequestrando la nostra storia, la nostra identità e il nostro futuro. Li stiamo consegnando ai barbari. Stiamo imprigionando noi stessi.
Una chiacchierata con Sandro Gozi sui temi del futuro dell’Europa.
https://www.facebook.com/senrobertocociancich/videos/1255783464553860/
“Calunniate, calunniate qualche cosa resterà”. Questo antico detto latino, prediletto da Goering (che ne aveva fatto un programma politico) e che sta alla base del modo di agire di tanti propagatori di fake news, viene oggi applicato ad un nuovo comodo bersaglio : le ONG impegnate nel settore della cooperazione internazionale. Non bastava la definizione beffarda e pentastellata di “taxi del mare” e tutte le polemiche che ne sono purtroppo conseguite. Ci tocca oggi leggere su quotidiani che appartengono al centro destra (il Giornale) articoli come quello pubblicato ieri e a firma di tale Gian Micalessin che dopo aver richiamato la memoria a Mengele (!!) “che torturava le sue vittime nel nome di una medicina al servizio di una razza superiore” accusa le ONG di accettare lo stupro di donne innocenti e la morte di migliaia di disgraziati.Il tutto ovviamente per lucrare una torta miliardaria di contributi pubblici e privati. Poche volte mi è capitato di leggere testo tanto osceno, manipolatorio della realtà e diffamatorio. Tengo qui a ribadire la stima, il sentimento di riconoscenza e di ammirazione per il lavoro faticoso e difficilissimo delle organizzazione umanitarie che hanno pagato anche un prezzo altissimo in termini di vite umane per cercare di portare aiuto e sollievo a popolazioni in fuga dalla guerra, dalla carestia, dalle malattia, dalla povertà estrema. E’ un brutto segnale che viene lanciato, una forma evidente di intimidazione nei confronti di voci libere e indipendenti che hanno fatto della tutela dei diritti dell’uomo la propria bandiera e tutto ciò alla vigilia di una nuova fase politica (speriamo di no) che annuncia di voler procedere alla deportazione di 600.000 extracomunitari.