La legge sulla violenza negli stadi

Mercoledì 15 ottobre sono stato Relatore in aula sul decreto legge riguardante la violenza negli stadi. Il decreto prevede anche l’autorizzazione a proseguire l’operazione Mare Nostrum, che consente di soccorrere quegli emigranti che partono dalla sponda Sud del Mediterraneo e  che si trovano in difficoltà  durante la navigazione.

Qui di seguito la relazione e più sotto la replica alla fine del dibattito.

COCIANCICHrelatore. Signor Presidente, riferisco sulla parte del provvedimento in esame che disciplina materie di competenza della Commissione affari costituzionali.

Il Capo II contiene disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e, in particolare, modifica il decreto legislativo con cui è stata attuata la cosiddetta direttiva procedure sul riconoscimento dello status di rifugiato. Sono aumentate da dieci a venti le commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e si prevede che, per l’intero territorio, se ne possano istituire fino ad un massimo di trenta.

In sede referente, alla Camera dei deputati, sono state introdotte nuove disposizioni per stabilire che, presso ciascuna commissione territoriale, le funzioni di presidente di sezione, in caso di eccezionale incremento delle domande, siano svolte in via esclusiva. Si è anche previsto che le commissioni operino con indipendenza di giudizio e di valutazione.

Sono state aggiunte, inoltre, nuove disposizioni che riguardano sia la competenza delle commissioni sia la possibilità di svolgere l’esame delle domande con l’ausilio di organismi ed enti di tutela dei diritti umani a livello internazionale.

Inoltre, sono stati previsti specifici corsi di aggiornamento, organizzati dalla Commissione internazionale, per la formazione dei componenti delle commissioni.

L’articolo 6 individua ulteriori risorse per far fronte all’accoglienza dei richiedenti asilo e all’eccezionale afflusso di immigrati sul territorio nazionale. A seguito di una modifica introdotta dalla Camera dei deputati, il Ministero dell’interno avrà l’obbligo di inviare alle competenti Commissioni parlamentari, entro il 30 giugno 2015, una relazione sulla ripartizione del fondo appositamente istituito per fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale. Il Ministero dovrà anche riferire annualmente, sempre entro il 30 giugno, sull’attività svolta e sul funzionamento del sistema di accoglienza.

L’articolo 7 dispone che i Comuni siciliani interessati dalla pressione migratoria potranno escludere, entro determinati limiti, dalle spese rilevanti ai fini del rispetto del Patto di stabilità interno quelle sostenute per fronteggiare l’eccezionale flusso migratorio in atto.

Il Capo III contiene invece disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità del Ministero dell’interno. In particolar, l’articolo 8 stanzia risorse per l’ammodernamento dei mezzi a disposizione di Polizia di Stato e Vigili del fuoco, nonché per l’acquisto di automezzi e di equipaggiamenti e per interventi di manutenzione straordinaria.

Con un emendamento approvato in sede referente è stata disposta la sperimentazione della pistola elettrica, il cosiddetto Taser, per lo svolgimento dei compiti dell’amministrazione di pubblica sicurezza e della polizia, da attuare con un decreto del Ministro dell’interno, previa intesa con il Ministro della salute.

Inoltre, si è deciso di destinare alle amministrazioni di polizia le autovetture di proprietà di altre amministrazioni, previa valutazione della convenienza economica dell’operazione.

L’articolo 9 prevede l’istituzione di una commissione centrale, presso il Ministero dell’interno, con funzioni consultive in materia di sostanze esplodenti, e di commissioni tecniche a livello territoriale. Con una modifica introdotta in sede referente alla Camera dei deputati, si è precisato che queste commissioni hanno anche competenze in materia di rilascio delle autorizzazioni per la fabbricazione, la raccolta, il commercio, il deposito e la riparazione di armi.

Infine, il Capo IV del decreto-legge contiene le disposizioni finali. In particolare, l’articolo 10 reca la quantificazione degli oneri recati dal provvedimento e la relativa copertura finanziaria, mentre l’articolo 11 dispone in merito all’entrata in vigore del decreto-legge.

Con questo, Presidente, ho completato la relazione sulla parte di competenza della Commissione affari costituzionali e lascio la parola al senatore Susta, che intende intervenire, con il suo consenso, sulla parte di competenza della Commissione giustizia.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il relatore, senatore Susta.

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Qui di seguito la trascrizione della replica, più volte interrotta dalle grida del Senatore Airola che non mi lasciava parlare non perdonandomi di avere espresso solidarietà al Senatore  oggetto di attacchi e parole ispiratrici di violenza da parte dei banchi della Lega Nord.

COCIANCICHrelatore. Signor Presidente, preliminarmente mi consenta di esprimere piena solidarietà al senatore Orellana per le parole davvero esecrabili che sono state pronunciate in quest’Aula. (Applausi dai Gruppi PD e PI e del senatore Susta). In un momento in cui dovremmo impegnarci tutti quanti per la riduzione della violenza, viene invece aizzato astio nei confronti di un nostro collega che ha semplicemente espresso liberamente il suo voto in quest’Aula.

Per essere molto sintetico, credo che il dibattito abbia messo in evidenza la perplessità e il disagio di molti.

AIROLA (M5S). Ma di cosa parli? Passate da una Commissione all’altra!

PRESIDENTE. Senatore Airola, per favore, lasci parlare il senatore Cociancich.

AIROLA (M5S). Fedeli, lasciamo perdere, mi avete dato una censura e non si sa per cosa!

PRESIDENTE. Prego, senatore Cociancich, vada avanti, i colleghi la stanno ascoltando.

AIROLA (M5S). Tanto sono già censurato! Adesso avete l’alibi per farlo!

COCIANCICH, relatore. Come diceva il senatore Susta, ritengo che il dibattito abbia evidenziato un generale consenso sui temi trattati dal provvedimento, ma non si può fare a meno di rilevare anche una generale perplessità sull’introduzione del Taser, una pistola elettrica con effetti dissuasivi in caso di manifestazioni.

Da questo punto di vista sono stati presentati anche degli ordini del giorno che riterrei di appoggiare – lo dico qui, nonostante non si sia ancora arrivati a questa fase – nella misura in cui si prevedesse, a carico del Governo, un obbligo di monitorare con regolarità ed adeguati strumenti e metodologie scientifiche e comparative rispetto ad esperienze di altri Paesi gli effetti che l’utilizzo del Taser determina sulle condizioni di salute dei soggetti su cui viene utilizzata, oltre che degli utilizzatori e di riferirne alle competenti Commissioni parlamentari entro un anno. Mi riferisco in modo particolare alla Commissione igiene e sanità, che tra l’altro ha espresso una relazione molto puntuale e critica su questo argomento.

Inviterei inoltre il Governo a non consentire l’utilizzo del Taser su persone minorenni o su persone che per altre condizioni di età o di salute appaiono in condizioni di fragilità e in ogni caso utilizzare il Taser solo in situazioni in cui non sia possibile impiegare altri strumenti di dissuasione, quindi davvero come extrema ratio, e con questo concludo. (Applausi dal Gruppo PD).

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il ministro della giustizia, onorevole Orlando. Ne ha facoltà.

Qui il video della Relazione

Qui il video della replica