Taxi driver
Sono stato cofirmatario di un emendamento al decreto “Milleproroghe” riguardante il trasporto pubblico. Si sono succeduti nei giorni scorsi scioperi ad oltranza, sino a quando ieri le rappresentanze dei tassisti non hanno incontrato il Governo e fissato un termine per la regolamentazione del mercato.
La situazione normativa attuale è molto confusa e consta di disposizione addirittura contrastanti tra loro e per questo non sono chiari i confini della legalità all’interno dei quali possano essere esercitate le attività di noleggio auto con conducente: per questo, attraverso questo emendamento si chiedeva una proroga dei termini per consentire una regolamentazione organica. Tutti noi abbiamo abbiamo interesse affinché venga regolamentato il settore del trasporto , siamo in presenza di novità dal punto di vista tecnologico, come ad esempio il car sharing; ci dicono che non possiamo fare le metropolitane, i mezzi pubblici sono farraginosi e ci lamentiamo del traffico. Io dico: mettiamoci intorno ad un tavolo e ragioniamo. Se ci sono delle alternative per incentivare le persone a lasciare la propria auto a casa, perché non trovare dei sistemi alternativi per chi non ha i soldi per pagarsi il taxi? Non capisco per quale motivo il cittadino non debba essere coinvolto in questa vicenda che riguarda i tassisti ma anche i cittadini.
Il nostro interesse deve essere quello di rendere accessibili in un regime di piena legalità e sana concorrenza, ad una fascia quanto più ampia possibile di cittadini, i servizi di trasporto. L’emendamento di cui sono stato firmatario, infatti, verteva proprio in questo senso
Vi propongo l’intervista che ho rilasciato a “L’Unità” per spiegare quanto ritenga necessaria una riforma che superi le attuali storture del sistema.