Sistema dei confidi: una riforma che semplifica l’accesso al credito per le PMI
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Il Senato ha approvato il ddl n. 1259 recante la delega al Governo per la riforma del sistema dei confidi.
Obiettivo finale della riforma del settore è quello di favorire la crescita dei confidi e di conseguenza rendere più agevole l’accesso al credito da parte delle PMI. Con questo provvedimento, quindi, l’Aula del Senato delega il Governo a introdurre interventi che favoriscano e incentivino la patrimonializzazione dei confidi, migliorino le condizioni e le modalità di raccolta delle risorse e valorizzino le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia.
Inoltre, il ddl prevede interventi volti ad alleggerire il carico di adempimenti che il sistema dei confidi è tenuto a espletare, lasciando gran parte di essi a carico delle banche, evitando così lungaggini burocratiche che finiscono per appesantirli sul piano gestionale, procedurale e dei costi operativi.
La parola d’ordine è dunque semplificazione: interventi in tal senso renderebbero più efficiente la filiera della garanzia nel suo complesso, riducendo le aree di sovrapposizione tra i soggetti coinvolti e velocizzando i tempi di concessione della garanzia e del finanziamento.
Di seguito, nel dettaglio, le azioni previste:
- rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore, di capitale e di provvista, anche individuando strumenti e modalità che le rendano esigibili secondo i principi dell’Accordo di Basilea,
- disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblicifinalizzate alla patrimonializzazione dei confidi anche nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato,
- razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia,
- sviluppare forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondano alle esigenze delle PMI,
- favorire un migliore accesso al credito per le PMI, anche attraverso la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per gli intermediari finanziari,
- rafforzare i criteri di proporzionalità e specificità, estendendone l’applicazione all’intera normativa in materia di confidi,
- assicurare una maggiore tutela del carattere accessorio della garanzia rilasciata dai confidi rispetto all’operazione di finanziamento principale, soprattutto per gli affidamenti bancari già in essere,
- razionalizzare gli adempimenti a carico dei confidi, eliminando le duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari,
- individuare metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali, anche attraverso la rete delle Camere di commercio e delle informazioni di cui le stesse dispongono.
Il provvedimento passa ora all’esame della Camera dei Deputati.
Trovate qui il testo e i documenti allegati e qui la nota su atti dell’Unione europea del Servizio studi del Senato