Approvato in Senato l’Eco-collegato, un’altra riforma che l’Italia si merita

Approvato in Senato l’Eco-collegato, un’altra riforma che l’Italia si merita

Abbiamo appena approvato in Senato il ddl n. 1676, collegato ambientale.

Il provvedimento, collegato alla legge di stabilità per il 2014, è la prima legge dedicata alla green economy che introduce una serie di misure assai innovative in materia di valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti, difesa del suolo e risorse idriche. Su questi temi c’è naturalmente ancora molto da fare in Italia, ma con l’approvazione dell’ecocollegato si compie una tappa fondamentale.

Questi in breve i contenuti del ddl.

GREEN ECONOMY, ECONOMIA CIRCOLARE, RIFIUTI
Sarà più semplice per la Pubblica amministrazione fare Acquisti Verdi (Green PublicProcurement). Le aziende in possesso di certificazione ambientale EMAS o Uni En Iso 14001 godranno di una riduzione della garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici. Vengono inoltre delineati Criteri Ambientali Minimi da garantire nelle forniture all’amministrazione pubblica di pc, stampanti, carta per fotocopie, condizionatori, cartucce e toner, servizi per la ristorazione, pulizie. Le lampade di tutti i semafori dovranno essere sostituite con Led, a consumo molto ridotto.
Per promuovere l’Economia Circolare, vengono agevolati gli accordi tra enti pubblici, aziende, associazioni per utilizzare, nella produzione, materiali di scarto e post-consumo. Le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
Attraverso i Comuni, viene penalizzato il conferimento in discarica, incentivata la raccolta differenziata, promossa la riduzione dei rifiuti non riciclati, del compostaggio domestico e di comunità (ospedali, mense, quartieri, ecc).
Introdotto il divieto di gettare, in strada, mozziconi di sigaretta, gomme da masticare e altri piccoli rifiuti, come fazzoletti e scontrini.
Torna il “vuoto a rendere” volontario e sperimentale nei bar e ristoranti, per i produttori di birra e di acqua minerale.

AGRICOLTURA E PRODUZIONI
Nasce la “Strategia delle Green Community”, comunità rurali e montane in cui svolgere agricoltura e turismo sostenibili, usare energia pulita e sviluppare aziende agricole moderne, integrate con l’ambiente e indipendenti dal punto di vista energetico.
Istituito il nuovo marchio volontario “Made Green in Italy” per indicare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti. Chi compra potrà privilegiare il “chilometro zero” certificato e le produzioni agricole e industriali sostenibili.

ACQUA, SERVIZIO IDRICO, MARE
Reintrodotto il “minimo quantitativo vitale” per garantire il diritto universale all’acqua anche agli utenti morosi bisognosi. Viene istituito un Fondo di garanzia per gli interventi di potenziamento delle infrastrutture idriche in tutto il territorio nazionale.
Nuove disposizioni contro le “carrette del mare”: in caso di incidente, al proprietario della nave saranno chiesti i danni per l’inquinamento quando sia dimostrato il dolo o la colpa grave anche in relazione all’inadeguatezza del natante al carico trasportato. Chi possiede la merce da trasportare si dovrà assicurare.

RISCHIO IDROGEOLOGICO
Per prevenire esondazioni e gestire i corsi dei principali fiumi italiani, viene rivista l’organizzazione delle autorità di bacino dei distretti idrografici.
Viene istituito un fondo di 10 milioni di euro presso il ministero dell’Ambiente, a disposizione dei Comuni, per rimuovere o demolire opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato, in difformità o in assenza del permesso di costruire.
Viene istituito un fondo per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. La tutela dell’assetto idrogeologico entra nella fase di progettazione di ogni opera.

BONIFICHE
Sarà più semplice bonificare i cosiddetti “siti di interesse comunitario”, la cui bonifica è urgente e importante. Per la bonifica dell’amianto dei capannoni e delle strutture produttive vengono introdotti incentivi per le imprese, attraverso il credito d’imposta del 50% delle spese sostenute.

INCENTIVATA LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
Viene incentivata la mobilità sostenibile nei percorsi di ogni giorno casa-lavoro e casa-scuola: bicicletta, percorsi a piedi, car sharing e car pooling. I comuni con più di 100 mila abitanti, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e inquinamento, che il governo finanzierà con 35 milioni di euro complessivi, nell’ambito di un Programma nazionale di Mobilità sostenibile. Il ministero dell’Ambiente rendiconterà in modo trasparente, sul suo sito, l’uso di questi fondi.
Tutte le scuole potranno avere un Mobility Manager, che avrà il compito di coordinare, ridurre e semplificare gli spostamenti di alunni, studenti, insegnanti e professori, con l’aiuto delle aziende di trasporto.
Chi sceglierà la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione Inail in caso di incidente.

ANIMALI
Gli animali domestici, di affezione e di compagnia non potranno essere più pignorati al padrone/proprietario. Contro l’emergenza cinghiali viene esteso il divieto di immissione e foraggiamento a tutto il territorio nazionale.

OIL FREE ZONE
I Comuni, anche in associazione tra loro, potranno istituire aree in cui procedere alla progressiva decarbonizzazione con energia da fonti rinnovabili, le “Oil Free Zone”(in analogia alle Zone Denuclearizzate degli anni ’80), sperimentando ogni tipo di innovazione e prototipo.

CAPITALE NATURALE E VALORE DEGLI ECOSISTEMI
Viene istituito un “Comitato per il Capitale naturale” presso il ministero dell’Ambiente che ogni anno avrà il compito di stilare un Rapporto sullo stato del capitale naturale del Paese, in coerenza con gli obiettivi dell’annuale manovra finanziaria e di bilancio. Viene promossa l’adozione di bilanci ambientali da parte dei Comuni. Il Governo viene delegato ad emanare, entro sei mesi, uno o più decreti per stabilire forme di remunerazione dei servizi resi dagli ecosistemi e dall’ambiente.

Il testo torna alla Camera dei deputati.

Qui le slide illustrative preparate dall’ufficio stampa PD del Senato.

Qui, qui e qui i dossier di documentazione.