Modifiche allo Statuto del Friuli Venezia Giulia
Abbiamo approvato, in prima deliberazione, il ddl costituzionale n. 1289, recante modifiche dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia in materia di enti locali.
Il ddl approvato è frutto di una lunga discussione in Commissione Affari Costituzionali e nasce da due disegni di legge: il primo presentato dal senatore PD Pegorer e il secondo di iniziativa del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia. Entrambi i ddl hanno ad oggetto la modifica dello Statuto della Regione Friuli-Venezia Giulia in materia di enti locali.
Nei primi 2 articoli dei 12 di cui è composto il ddl si interviene a sopprimere i riferimenti alle Province e si stabilisce che la Regione provveda con legge all’istituzione di nuovi Comuni e alla modificazione della loro circoscrizione e denominazione, mentre all’articolo 3 si introduce la possibilità per la Regione di delegare l’esercizio di proprie funzioni amministrative anche alle Città metropolitane. Comuni (e Città metropolitane) che all’articolo 4 diventano «titolari di funzioni proprie e di funzioni conferitegli dallo Stato o dalla Regione».
All’articolo 5 è introdotta una novità sull’elettorato passivo che riduce la soglia d’ingresso in Consiglio regionale dai 25 anni alla maggiore età: già dalla prossima legislatura, pertanto, anche i diciottenni potrebbero aspirare all’elezione. All’articolo 6 si interviene invece riducendo da 15 a 5mila il numero di elettori necessari per esercitare l’iniziativa popolare delle leggi regionali, mentre negli articoli successivi si interviene ancora a rivedere lo statuto nell’ottica dell’abrogazione delle Province.
In particolare, poi, il ddl 77-A a firma Carlo Pegorer prevede anche l’obbligo di dimissioni per i sindaci dei Comuni con più di 10mila abitanti nel caso di candidatura in Consiglio regionale.
Trattandosi di intervento su una legge costituzionale come lo statuto regionale si tratta ora di aspettare altri tre passaggi: una lettura alla Camera e un ulteriore dopo passaggio parlamentare. Dopo di che entrerà in vigore un riassetto normativo conseguenza della legge Delrio (la 56 del 7 aprile 2014), che ridisegna confini e competenze dell’amministrazione locale.
Qui il testo del ddl approvato.