Oggi, 10 marzo 2016, si festeggia un anniversario importante: settanta anni fa, il 10 marzo del 1946, tutte le donne italiane che avevano compiuto 21 anni votarono per la prima volta. Quello stesso giorno alle donne del nostro Paese veniva riconosciuto con un decreto il diritto all’elettorato passivo sancito dal decreto n. 74 pubblicato proprio nel giorno delle elezioni amministrative, le prime dopo la caduta del fascismo, organizzate in 436 comuni. Il 2 giugno dello stesso anno tutte le donne italiane poterono recarsi alle urne ed essere elette in elezioni politiche in quella che fu una giornata storica: italiani e italiane furono chiamati a un referendum nazionale per scegliere tra Monarchia e Repubblica. Un gruppo di 21 donne venne eletto all’Assemblea Costituente.
Questa mattina in aula senatrici e senatori di tutti i gruppi hanno ricordato questo anniversario con interventi talora sentiti e commossi, che hanno celebrato questi due importanti avvenimenti e ricordato le donne che hanno fatto la storia della nostra democrazia.
L’anniversario è stato inoltre un’occasione per depositare una specifica mozione, sottoscritta da senatrici e senatori di diversi partiti, per impegnare il Governo a promuovere la conoscenza delle madri costituenti e il loro contributo nel dare, alla nostra Costituzione, caratteristiche di lungimiranza verso i temi della parità e dell’uguaglianza tra donne e uomini.
“Fino al 1945 – si legge nelle premesse della mozione – le italiane non godevano dell’elettorato attivo, fino al 1946 di quello passivo; il 2 giugno del 1946 tutte le donne italiane poterono recarsi alle urne ed essere elette in elezioni politiche in quella che fu una giornata storica: finalmente le donne potevano prendere attivamente parte alla vita politica. Sui banchi dell’Assemblea costituente sedettero le ventuno prime parlamentari, a ragione denominate “Madri costituenti”. Erano tutte giovani, alcune giovanissime e molte di loro avevano preso parte alla Resistenza; da allora iniziò per le donne un lungo percorso di riconoscimento di diritti e di autonomia che negli anni ha prodotto leggi significative nel solco dei principi della Costituzione italiana, tappe fondamentali di un cammino difficile, ma foriero di importanti novità”.
La mozione impegna il Governo su tre obiettivi: “Promuovere, nel corso del 2016, iniziative di ampio respiro, di carattere nazionale e locale, per ricordare le figure delle ventuno donne costituenti, anche attraverso la realizzazione di programmi televisivi e radiofonici; promuovere in tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado momenti dedicati alla conoscenza e allo studio delle ventuno donne costituenti, ricordandone l’impegno e il ruolo svolto nella stesura della Carta costituzionale, nonché a istituire, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi educativi destinati al riconoscimento e alla valorizzazione delle donne nella Storia, nella Filosofia, nella Scienza e nelle altre discipline umanistiche e scientifiche; promuovere e rafforzare la tutela dei diritti delle donne e il loro empowerment in tutti i settori, affrontando le cause strutturali della discriminazione basata sul genere, e promuovere le condizioni che favoriscono la trasformazione nelle relazioni di genere per renderle egualitarie e a garantire alle donne l’effettiva partecipazione, nonché la possibilità di assumere la leadership a tutti i livelli decisionali, politici, economici e sociali”.
Il testo completo della mozione lo trovate qui