Per Ali: contro la violazione dei diritti dell’uomo, contro la pena di morte

Per Ali: contro la violazione dei diritti dell’uomo, contro la pena di morte

Ecco il testo dell’Interrogazione che ho presentato al Ministro degli Esteri sul caso del giovane  Ali Mohammed al-Nimr, condannato in Arabia Saudita alla decapitazione, alla crocifissione e alla putrefazione del corpo in pubblico, per aver partecipato, diciassettenne, ad una manifestazione contro il Governo.

Interrogazione a risposta orale

Cociancich, Del Barba, Tonini, Martini, Maturani, Albano, Amati, Angioni, Cantini, Chiti, Cirinnà, Cucca, Cuomo, Dirindin, Di Giorgi, Fabbri, Favero, Ferrara E., Guerra, Granaiola, Ichino, Lo Giudice, Lucherini, Manconi, Marino M., Orrù, Padua, Pagliari, Parente, Pegorer, Pezzopane, Puppato, Ricchiuti, Rossi, Ruta, Scalia, Sollo, Sonego, Vandinosi, Vattuone.

Al ministro degli Affari Esteri

Premesso che:
Ali Mohammed al-Nimr è stato condannato in Arabia Saudita alla decapitazione, alla crocifissione e alla putrefazione del corpo in pubblico per aver partecipato, diciassettenne, ad una manifestazione contro il Governo;

considerato che:

gli esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani hanno invitato le autorità saudite ad annullare l’esecuzione, in quanto “ogni sentenza che impone la pena di morte a minorenni al momento del reato, nonché la loro esecuzione, è incompatibile con gli obblighi internazionali dell’Arabia Saudita”, designata proprio dall’Onu alla guida della commissione per i Diritti umani;

è in atto una mobilitazione internazionale per  salvare la vita del giovane Ali e  numerosi appelli sono stati lanciati sul web, fra cui la petizione “Salviamo la vita di Ali Mohammed al-Nimr” pubblicata sul sito Change.org, e le iniziative del quotidiano “L’Unità” e dell’agenzia Aki – Adnkronos;

si chiede di sapere:

se il ministro degli Esteri, qualora non fosse già avvenuto, intenda attivare gli opportuni canali diplomatici al fine di acquisire elementi sulla vicenda di Al Nimr e tentare di dissuadere il Governo saudita dall’eseguire la sentenza di condanna, nonché far liberare il signor Ali al Nimr;

se il Governo Italiano e l’Unione Europea, a partire dall’impegno dell’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, non ritengano opportuno attivare ogni strumento per scongiurare tale esecuzione, considerato che la condanna a morte prevista come pena per la punizione del reato di opinione da questi commesso rappresenterebbe una palese violazione della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948;

se e quando il governo italiano intenda adoperarsi per rilanciare e sostenere, in ogni sede internazionale l’abolizione della pena di morte.