Affitti, abusivismi, ritardi nei pagamenti, imposte: nuove regole per la casa (e anche qualcosa sull’Expo)
Viene convertito oggi in legge il decreto sull’emergenza abitativa nel testo approvato in Senato nella seduta di mercoledì 14 Maggio con 133 voti favorevoli e 99 contrari.
Il decreto stanzia per la casa 900 milioni di risorse extra rispetto all’estate scorsa e mobilita quasi 2 miliardi di euro. Fino al 2020 vengono rifinanziati due importanti fondi, il Fondo a sostegno degli affitti e il Fondo per la morosità incolpevole, che diventa permanente proprio per consentire a Regioni e Comuni di sostenere economicamente le famiglie e di favorire soluzioni abitative sostenibili.
Tra le altre novità del decreto: 1- il bonus mobili: chi ristruttura la casa può detrarre dall’Irpef il 50% della spesa dei mobili che acquista per arredarla (su un tetto di 10mila euro); 2- abbattimento della cedolare secca: per chi affitta a canone concordato la cedolare scende al 10% (dal 15%); 3- detrazioni Irpef: per il triennio 2014-2016, gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione di 900 euro, per redditi sotto i 15.494 euro, e di 450 euro per redditi sotto i 30.987 euro; 4- IMU cancellata: per tutti i pensionati residenti all’estero sulla casa italiana lasciata sfitta; 5- affitti in nero: gli inquilini che hanno denunciato affitti in nero possono pagare il mini canone fino al 31 dicembre 2015, nonostante l’art. 3 del decreto legislativo 23 del 2011 sia stato recentemente cancellato dalla Consulta.
Sempre sul fronte casa, il decreto interviene sul tema dell’abusivismo: per chi occupa abusivamente una casa sarà impossibile ottenere in quell’alloggio allacciamenti gas e luce nonché residenza e, in caso di appartamento pubblico, per 5 anni sarà impossibile essere inseriti nella graduatoria per l’assegnazione degli alloggi. Si tratta dell’affermazione di un importante principio di legalità e giustizia: chi occupa abusivamente, infatti, priva il proprietario di un diritto legittimo, e chi, nel pubblico, è in lista d’attesa, finisce per essere scavallato da chi non rispetta le leggi.
Infine il provvedimento contiene misure urgenti per Expo 2015. In particolare, si stabiliscono delle deroghe al codice degli appalti relative a contratti di sponsorizzazioni e concessioni di servizi, e viene prorogata fino al 2015 la possibilità per il comune di Milano di utilizzare i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni per pagare le spese correnti e la manutenzione del verde e delle strade.
Nel suo complesso, si tratta di un provvedimento innovativo che costituisce un segnale di vero cambiamento ed è in grado di dare risposte concrete al dramma sociale di chi è senza casa.
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Qui il testo del provvedimento