Vivere e morire alla maniera dei Kennedy
Cade oggi l’anniversario dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, una pagina tragica non solo per la famiglia Kennedy ma per tutti coloro che grazie al giovane Presidente americano hanno cominciato a pensare (e molti di noi non hanno ancora smesso) che sia possibile costruire grazie alla politica un mondo migliore nel quale abitare e da lasciare ai nostri figli. Certo la critica storica ha messo in luce molti lati critici e a volte persino oscuri di quella vicenda politica ma non viene meno pur a distanza di 51 anni dai fatti di Dallas, la forza di ispirazione che John Kennedy ha esercitato su tanti leader di tutti i continenti nel mezzo secolo che è seguito alla sua morte. Pochi, anzi forse nessuno dei presidenti americani del XX secolo, hanno lasciato una eredità così importante in termini di speranza per un mondo con meno disuguaglianze, capace di ascoltarsi e non solo di sopraffarsi l’un l’altro.
Qualche anno fa (era il 1999) ho scritto un articolo per la rivista RS Servire che intendeva riflettere su questo patto tra le generazioni che la vicenda politica del presidente Kennedy ha avviato e mi sembra un modo appropriato di celebrarne la memoria nel riproporlo in questo blog ora che anche io ho cominciato un’esperienza nelle istituzioni e in politica.
QUI il link all’articolo.