Decreto scuola: un’ingiustizia sanata
Approvato stamane il decreto scuola. I dirigenti scolastici che hanno vinto il concorso nel 2011 si sono visti annullare dal Consiglio di Stato il concorso per un errore di procedura il che ha gettato nello sconforto tanti che ormai svolgevano le funzioni dirigenziali da diversi anni. Si trattava di una evidente ingiustizia. Oggi, grazie al nuovo provvedimento potranno partecipare ad un corso-concorso selettivo e, sperabilmente, essere rimessi nelle loro funzioni. Il provvedimento prevede, inoltre, misure per garantire lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari, nonché di interventi di mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili sede di scuole, nei territori nei quali non è stata ancora attivata la convenzione-quadro CONSIP (come accaduto in Campania e Sicilia). Il Partito Democratico è l’autore degli emendamenti che hanno consentito di valorizzare, tramite l’attribuzione di specifici punteggi ai docenti, i titoli di abilitazione, sia con riferimento alla durata dei diversi percorsi che alla selettività nell’accesso.
Anche la scuola italiana deve cambiare verso: questo provvedimento segna un primo importante passo in questo senso. Entro l’anno il Governo Renzi bandirà la prima prova del nuovo corso-concorso nazionale a dirigente scolastico. Avanti così!
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