Lotta agli sprechi alimentari: l’Italia si conferma modello di best practice
Ieri in Senato abbiamo approvato in via definitiva la legge per la limitazione degli sprechi alimentari che persegue, quale obiettivo principale, l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti. Allo stesso tempo viene favorito il recupero di prodotti farmaceutici e altri a fini di solidarietà sociale. Importante anche il contributo alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari.
Qualche dato:
- Lo spreco alimentare vale nell’Ue 143 miliardi di euro all’anno, per 173 Kg procapite di cibo buttato.
- Il 70% dello spreco europeo deriva dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio.
- Il 20% del cibo prodotto in Europa finisce per diventare spreco alimentare. In Italia, secondo i dati del progetto Fusions – Last Minute Market e UnIbo, lo spreco alimentare domestico vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil, 800 euro a testa. Eppure secondo l’Istat in Italia le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione, quelle in povertà assoluta il 9,9%
Dalla sola lettura di questi dati, si comprende come sia stata fortemente sentita l’esigenza di un provvedimento che permetta di ridurre queste disuguaglianze ed impostare un sistema economico circolare che sprechi il meno possibile, anche per ridurre i rifiuti. Con questa norma, infatti, ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi.
Il governo si è inoltre impegnato a procedere all’istituzione a Milano, sede Expo 2015, dell’Osservatorio Urban Food Polcy Pact Center, per contribuire all’attuazione degli impegni previsti dalla Carta di Milano, attraverso campagne di sensibilizzazione ed educazione contro gli sprechi alimentari, il monitoraggio degli obiettivi, l’elaborazione di proposte per le istituzioni.
La legge dà attuazione agli impegni che tanti paesi e cittadini hanno sottoscritto nella Carta di Milano a Expo2015 e rende oggi l’Italia un paese migliore: un po’ più responsabile; un po’ più virtuoso.
Di seguito il provvedimento in pillole:
SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA
Donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all’amministrazione finanziaria. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15 mila euro.
RAFFORZATO IL TAVOLO INDIGENTI MIPAAF: 2 MILIONI DI EURO AL FONDO PER ACQUISTO DI ALIMENTI. ATTIVO IL BANDO AGEA PER VITARE LO SPRECO DI LATTE
Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il Mipaaf ha già avviato un’attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l’acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.
SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE CONTRO LO SPRECO: FONDO DA 3 MILIONI DI EURO AL MIPAAF
Si istituisce un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
POSSIBILITA’ PER I COMUNI DI INCENTIVARE CHI DONA AGLI INDIGENTI CON UNO SCONTO TARI
I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
DEFINIZIONE DI ECCEDENZE E SPRECHI ALIMENTARI
Le “eccedenze alimentari” consistono nei prodotti alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza, rimangono invenduti per varie cause. Per “spreco alimentare” si intendono i prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari, ancora commestibili, che vengono scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali, estetiche o perché in prossimità della data di scadenza.
ALIMENTI OGGETTO DI CONFISCA VERRANNO DONATI AGLI INDIGENTI
In caso di confisca di prodotti alimentari, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.
LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI ALIMENTARI NELLE MENSE PUBBLICHE
Il Ministero della Salute potrà emanare Linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.