I primi dati sul processo telematico: una giustizia più “civile”

I primi dati sul processo telematico: una giustizia più “civile”

Uno dei primi atti del Governo Renzi sul tema giustizia è stato introdurre il processo civile telematico.

Ecco dopo più di un anno i dati che si vanno consolidando:

  • da novembre 2014 sono stati depositati da avvocati e professionisti oltre 5,5 milioni di atti: ad ottobre 2015 +464 mila (+344%) rispetto ad ottobre 2014;
  • nello stesso periodo i provvedimenti telematici depositati dai magistrati sono stati oltre 3,2 milioni, ad ottobre +146 mila (+63%) rispetto all’anno precedente;
  • i tempi di emissione dei decreti ingiuntivi telematici sono quasi dovunque diminuiti: a Catania -22%, a Napoli -21%, a Milano -20%, a Roma -48%;
  • le comunicazioni telematiche attivate in tutti i tribunali e nelle corti d’appello sono state oltre 15 milioni con un risparmio per lo Stato stimato in oltre 53 milioni di euro.

Tutto ciò vuol dire più efficienza e trasparenza, meno costi per la collettività e tempi della giustizia ridotti.

L’Italia merita di diventare un Paese più moderno, più serio rispetto alla domanda di giustizia dei cittadini e più attraente per gli investimenti ha bisogno di un sistema che funzioni davvero. Come dice il Presidente del Consiglio, stiamo costruendo una giustizia “civile” in tutti i sensi.

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