Una chiacchierata con Samuele Astuti, sindaco di Malnate.
Una chiacchierata con Samuele Astuti, sindaco di Malnate e candidato al Consiglio Regionale.
https://www.facebook.com/senrobertocociancich/videos/1246130082185865/
Una chiacchierata con Samuele Astuti, sindaco di Malnate e candidato al Consiglio Regionale.
https://www.facebook.com/senrobertocociancich/videos/1246130082185865/
Sono stato in visita stamane al carcere di San Vittore. Ho potuto apprezzare la grande professionaità e cortesia delle guardie penitenziarie che mi hanno accompagnato nei diversi raggi in cui si articola questa struttura imponente che sta nel cuore della città. Con il direttore del carcere dott. Siciliano abbiamo ampiamente discusso dei rapporti tra città e carcere, dei progetti che possono essere realizzati anche per dare effettività al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. Ho visitato i laboratori di sartoria dove le detenute acquisiscono competenze professionali che potranno aiutarle in un reinserimento all’interno della società una volta espiata la pena. Abbiamo parlato di sovraffollamento, di suicidi (sono stato nel reparto “psichici” e in quello di sorveglianza a vista per chi compie atti di autolesionismo). Ho partecipato ad una messa in una piccola cappella vicino all’ottagono e ho sentito i detenuti pregare per le piccole figlie del carabiniere che ieri a Latina ha distrutto la sua famiglia; ho incontrato volontari, suore, persone che spendono una parte importante della loro vita per portare umanità, speranza in un luogo di grande sofferenza. Nel rientrare, molto meditabondo e scosso, sono passato da via Gian Giacomo Mora. I milanesi lo sanno, quella è la via della Colonna Infame, la via dove nel 1600, ai tempi della peste, abitava un uomo, GianGiacomo Mora per l’appunto, ingiustamente condannato, torturato e ucciso soprattutto a causa dell’isterismo e dell’ignoranza popolare. C’è una targa che commemora quel terribile episodio. Oggi la peste non c’è più ma quando si parla di colpa e di espiazione, mi spiace dirlo, un po’ di isterismo lo si ritrova ancora fra tutti noi.
Tra le tante cose di cui mi sono occupato in Senato in questa legislatura, una di quelle di cui vado maggiormente fiero è l’aver dato un importante contributo alla riduzione delle procedure di infrazione UE che vedono l’Italia sul banco degli imputati innanzi agli altri Paesi europei. Sono stato infatti relatore delle leggi che, includendo previsioni volte ad eliminare nostre inadempienze o ritardi nell’adeguamento di normative interne, hanno completamente sanato le posizioni dell’Italia. Il precedente governo ci aveva lasciato in pessime condizioni: ben 121 procedure aperte che prevedevano l’applicazione di multe per 2 miliardi di Euro (Il caso delle quote latte – e il salatissimo conto che ci è arrivato – è forse quello più conosciuto). Con il governo Renzi prima e Gentiloni poi abbiamo portato il numero delle procedure a 58, più che dimezzate. Insomma siamo passati dalla maglia nera a quella rosa, per usare un linguaggio sportivo ben comprensibile a tutti! Questo importante risultato, frutto di grande lavoro di squadra tra Presidenza del Consiglio, Ministri e Parlamento, ci permette di sederci ai tavoli di trattativa in Unione Europea a testa alta e, soprattutto, ci evita un grande spreco di risorse utili che avremmo dovuto pagare in sanzioni e che invece potranno essere destinate al nostro Paese, alla nostra crescita, al lavoro, alla formazione, alla cultura.
Rischio di essere noioso ma alla luce di questo risultato non posso esimermi dal ripetere a voi e a me stesso: se sapremo fare le cose insieme, se sapremo usare tutte le nostre competenze ed intelligenze (e quante che sono!), il futuro dell’Italia ci vedrà protagonisti di grandi cose. Mai più maglia nera all’Italia! Il #4marzo vota la squadra, #votaPD.
Vi racconto tutto questo qui:
https://www.facebook.com/roberto.cociancich/videos/10212771009565035/
Una chiacchierata sul tema della giustizia con l’avvocato Vinicio Nardo, membro del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Milano.
Robert Kennedy è da sempre uno dei miei più grandi miti, un uomo che ha conquistato tutta la mia ammirazione, fonte di ispirazione continua nella vita privata come in politica.
Con lui condivido il gusto, la voglia, il desiderio del futuro. Noi Italiani dobbiamo essere orgogliosi di quello che il nostro Paese è stato, del nostro grande passato. Ma non dobbiamo temere il futuro perché se saremo in grado di lavorare assieme con lungimiranza e amicizia, se sapremo andare incontro al domani con fiducia, saremo in grado di costruire cose ancora più grandi.
Chiamo idealmente Bobby ad accompagnarmi in questo emozionante viaggio e, insieme a lui, vi dico: andiamo Avanti Insieme, Liberi dalla Paura!
Ho aderito all’appello Riparte il futuro. L’ho fatto con convinzione perché mi presento davanti agli elettori per quello che sono, per la mia attività e per il mio impegno politico che da sempre è orientato sulla massima trasparenza della mia attività. Infatti, anche prima di aderire all’appello, nel corso della Legislatura, ho dato la più ampia e informazione sul mio sito (www.robertocociancich.it) e su quello del Senato della mia condizionepatrimoniale e fiscale e pubblicando quotidianamente gli incontri con tutte le persone che ho incontrato (es: http://www.robertocociancich.it/appuntamenti/) .
Io credo che in un momento in cui c’è sfiducia verso la Politica, dobbiamo ripartire dall’orgoglio di essere noi stessi dei Politici trasparenti e capaci da rivendicare il rispetto per il proprio impegno ed il proprio senso delle istituzioni.
Qui il link alla petizione —> https://www.riparteilfuturo.it/can…/Roberto-Cociancich-11768