Alcune buone ragioni per votare PD alle elezioni europee 2014
Al termine di una campagna elettorale fatta più di insulti che di argomenti ritengo di poter fare queste 10 considerazioni:
- Non ha senso discutere se l’Italia debba entrare, debba rimanere o debba uscire dall’Europa: l’Italia è l’Europa. Noi siamo a pieno titolo parte integrante, fondatrice e sostenitrice di questo grande progetto, iniziato con un sogno visionario di alcuni, pochi, grandi europei nel 1957 e che ora riunisce 503 milioni di abitanti e 28 Paesi. L’Europa ha garantito il più lungo periodo di pace della storia tra nazioni che si sono combattute per millenni e rappresenta un modello di integrazione e sviluppo che non ha pari nel resto del mondo.
- L’Italia è stata molto mal rappresentata negli ultimi anni e questo ha nuociuto alla nostra credibilità internazionale. Gli sforzi e i sacrifici di milioni di italiani che ogni giorno lavorano e si impegnano con creatività ed energia sono stati compromessi da comportamenti individuali e collettivi di dirigenze politiche che ci hanno ridicolizzato e fatto considerare inaffidabili. I nostri interessi non sono stati fatti valere. Oggi non abbiamo bisogno di nuovi clown ma di figure capaci di mostrare il vero volto di un Paese serio ed operoso, capace di avviare le necessarie riforme, di attrarre investimenti, di esportare prodotti, cultura e valori.
- In soli 80 giorni il Governo di Matteo Renzi ha saputo dare il segno di grande vitalità, ha avviato riforme strutturali sul piano istituzionale (ad esempio abolizione delle province, modifica del bicameralismo), del lavoro, del taglio dei costi della politica e dei super stipendi, della riforma della Pubblica Amministrazione. Intorno a questo giovane governo composto in misura paritaria da uomini e donne, si è creato a livello internazionale un senso di grande rispetto.
- Proprio perchè siamo parte integrante dell’Europa abbiamo titolo per dire che vogliamo una Europa diversa. Diversa da quella che è stata governata per dieci da forze di centro-destra che le hanno dato un aspetto tecnocratico e privo di valori. Il centro destra ha governato l’Europa, l’ha fatta detestare e ora dice che va affossata uscendo dall’Euro o propugnando altre ricette che avrebbero il solo effetto di indebolirla. In realtà nessun Paese Europeo, neppure la Germania, potrà affrontare la concorrenza globale e in pochi anni nessuna nazione europea avrà i numeri per fare parte del G8. Solo restando uniti abbiamo una speranza di avere un peso e un ruolo sulla scena mondiale.
- Noi abbiamo titolo per dire che non basta che l’Europa salvi le banche e dei grandi gruppi industriali e che si disinteressi delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle fasce più deboli della popolazione. Un’Europa senza politica estera, inerte davanti alla crisi Ucraina, siriana, libica incapace di avviare una politica mediterranea che prevenga i flussi immigratori che portano centinaia di migliaia di disperati a tentare di attraversare il braccio di mare che li separa da Lampedusa e che in molti casi trovano la loro tomba negli abissi. Il programma del Partito Democratico per l’Europa si trova alla pagina web: www.partitodemocratico.it/europee2014 .
- Alle prossime elezioni si voterà non solo per un partito ma anche per il candidato presidente della Commissione Europea. Il Partito Democratico potrà essere il gruppo di maggior peso all’interno del Partito Socialista Europeo che potrà essere a sua volta il più grande gruppo all’interno dell’Europarlamento. Il PSE sostiene la candidatura di Schultz. Forza Italia sostiene il PPE ma il suo candidato Juncker ha già detto che dopo le elezioni proporrà l’espulsione del Partito di Berlusconi dal gruppo dei Popolari. Il Movimento 5 Stelle ha già detto che non entrerà in alcun gruppo – neppure degli altri euroscettici – e dunque sarà totalmente irrilevante nel futuro Parlamento Europeo. Se infatti dovesse anche eleggere 20-22 Europarlamentari (l’Italia ha diritto a 73 membri su 751) essi non avranno alcun potere di effettiva influenza sulle decisioni collettive. Questo a prescindere dalla effettiva competenza dei futuri parlamentari pentastellati di cui peraltro quasi nessuno ad oggi conosce il nome, l’esperienza e l’orientamento. Infatti mentre i candidati del PD si sono fatti conoscere personalmente esponendosi al confronto e alle critiche i candidati M5S si sono tenuti ben nascosti dietro al loro leader. Chi vota M5S non sa per chi vota.
- Durante la campagna elettorale Beppe Grillo ci ha spiegato che la mafia non esiste, che i suoi avversari finiranno con la lupara bianca, che lui non è come Hitler ma va oltre Hitler, che dopo le elezioni verranno celebrati processi popolari on-line nei confronti dei politici, giornalisti e imprenditori sgraditi al suo movimento, che il Presidente Napolitano verrà fatto dimettere oltre alla solita litania di insulti verso chi dissente dal suo particolare modo di vedere le cose. Ricordo a me stesso che in Senato sono 15 su 54 i senatori espulsi dal gruppo pentastallato per avere espresso qualche “perplessità” su qualche scelta del Capo o ancor più semplicemente olidarietà a chi precedentemente espulso.
- Il linguaggio di Matteo Renzi è stato nonostante tutto questo assai rispettoso, portatore di entusiasmo, di speranza e di concretezza. Chi vuole bene all’Italia, chi vuole bene all’Europa, chi vuole bene alle generazioni dei propri figli e lasciare loro un futuro di speranza anziché di macerie sa che votando Matteo Renzi e il PD appoggerà la politica di chi vuole cambiare – in certi casi anche radicalmente – e al tempo stesso costruire, fare pulizia ma non gettare il bambino con l’acqua sporca, avere una voce alta e autorevole all’estero, senza far inorridire e fuggire chi pensa di investire in Italia.
- Il sistema elettorale prevede la possibilità di esprimere tre preferenze ma almeno una di genere diverso (ad esempio due donne e un uomo o due uomini e una donna). Anche questa è una legge voluta e votata dal PD contro l’ostruzionismo di altri partiti.
- Tra i candidati che ho conosciuto e che ho avuto modo di apprezzare ricordo Patrizia Toia (www.patriziatoia.eu) parlamentare uscente e anche ministro per le Politiche Europee, persona di grande umanità e spirito di collaborazione anche con un neofita della politica come il sottoscritto, Alessia Mosca (www.alessiamosca.it) , giovane e battagliera capolista del Collegio Nord Ovest (che raccoglie Lombardia, Piemonte e Liguria), Pino Catizone (www.pinocatizone.it) , sindaco di Nichelino (TO), Alberto Avetta (http://www.provincia.torino.gov.it/organi/giunta/assessori/avetta.htm), consigliere provinciale.